Il fisco che vuole farsi “capire”
Più chiare e immediate le comunicazioni del fisco ai contribuenti. È questo lo spirito che ha guidato la nuova formulazione delle comunicazioni che l'Agenzia delle entrate invia con maggiore frequenza ai contribuenti, presentate ieri in anteprima alla conferenza stampa sui risultati della lotta all'evasione dal direttore Attilio Befera e che troveranno attuazione già dal 2010, come nel caso delle comunicazioni del controllo formale o per la maggior parte dei nuovi modelli con i prossimi appuntamenti dichiarativi. Il linguaggio utilizzato nella stesura delle principali comunicazioni dirette ai contribuenti appare infatti più semplice rispetto al passato e persegue lo scopo di facilitare l'instaurazione di un rapporto sempre più trasparente e collaborativo fra cittadini e fisco. Oggetto del citato restyling formale sono: le comunicazioni di regolarità, le comunicazioni di irregolarità dalle quali deriva un pagamento, gli avvisi di accertamento, il controllo formale delle dichiarazioni dei redditi con richiesta di documenti (c.d. 36-ter) nonché la comunicazione degli esiti del controllo formale.
Comunicazioni di regolarità. Rispetto alla versione attualmente in uso la nuova comunicazione di regolarità appare di più facile e immediata comprensione. Il contribuente viene informato del motivo e della tipologia di controlli che hanno consentito al fisco di dichiarare formalmente regolare la sua dichiarazione.
Comunicazioni di irregolarità. Il cambiamento della forma letterale della comunicazione consente al contribuente di apprezzare con maggior chiarezza le tipologie di controlli effettuati e gli errori rilevati dal fisco. Rispetto alla versione attualmente in uso la nuova comunicazione di irregolarità suggerisce al contribuente le possibili alternative a sua disposizione con un tenore letterale che risulta sicuramente di più facile e immediata percezione.
Avvisi di accertamento. Anche in questo caso il restyling della comunicazione persegue quale scopo principale la chiarezza e la semplicità delle informazioni. Il contribuente viene reso edotto di tutte le possibili alternative a sua disposizione quali: la definizione agevolata, l'accertamento con adesione e il ricorso alla competente commissione tributaria provinciale.
Completamente rivista la parte dell'avviso di accertamento che fa riferimento alla possibilità di accedere al pagamento rateale delle somme dovute con la precisazione che la richiesta di garanzie accessorie a favore dell'Erario si rende ora necessaria solo quando l'importo che residua dopo il pagamento della prima rata è superiore ad euro 50 mila.
Rispetto alla precedente versione il nuovo avviso di accertamento contiene anche un paragrafo aggiuntivo dedicato alla possibilità per il contribuente di chiedere all'ufficio il riesame dell'atto in autotutela.
Per quanto attiene invece la parte delle informazioni relative al ricorso e alla riscossione a titolo provvisorio delle somme, i nuovi avvisi di accertamento appaiono più chiari e completi rispetto alla versione attualmente in uso.
Controllo formale - richiesta documenti. Anche in questo caso la comunicazione è stata alleggerita con l'eliminazione di alcuni paragrafi che appesantivano il testo e ne rendevano più difficile la comprensione da parte degli utenti. La comunicazione va subito al cuore della questione informando il contribuente che è in corso il controllo formale della sua dichiarazione dei redditi. Segue poi la richiesta di trasmissione, anche in copia fotostatica, dei documenti in possesso del contribuente per verificare la corrispondenza fra i dati esposti nella dichiarazione e quelli risultanti dalla documentazione stessa.
Controllo formale - comunicazione degli esiti. La nuova comunicazione ripercorre brevemente il procedimento che ha condotto l'ufficio alla rettifica della dichiarazione dei redditi per consentire al contribuente di comprendere con maggior immediatezza lo scopo della comunicazione. Rispetto alla versione attualmente in uso la nuova comunicazione degli esiti del controllo formale precisa con maggior chiarezza l'importo dovuto a titolo di sanzioni nel caso in cui il pagamento avvenga entro i successivi 30 giorni nonché la possibilità per il contribuente di chiedere un riesame del provvedimento alla luce di elementi che l'ufficio non ha tenuto in considerazione.
In conclusione si può affermare che le nuove comunicazioni, oltre ad avere un contenuto più chiaro e diretto rispetto al passato, forniscono anche una sorta di «prima consulenza» sul possibile comportamento che il destinatario delle stesse potrà tenere. Si tratta di un passo importante nella direzione della piena collaborazione fra uffici e contribuenti che giustamente il direttore Befera ha sottolineato nel corso della conferenza stampa di presentazione della nuova modulistica.
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